BIA-ACC : Cos’è?

Analisi Clinica della Composizione Corporea

La bioimpedenziometria (BIA) è un esame che permette di valutare, in modo veloce, non invasivo e senza effetti collaterali, la composizione corporea.

La BIA si basa sul principio che diverse tipologie di tessuto esprimano una conduttività elettrica specifica, tale da renderle riconoscibili. In particolare: il tessuto adiposo offre un’alta resistenza al passaggio elettrico, mentre il tessuto muscolare, notoriamente buon conduttore, una bassa resistenza.
Si assume che il corpo sia un conduttore isotropo cilindrico a sezione costante, la cui impedenza dipende dalla resistenza specifica dei tessuti. Tale impedenza, inoltre, è direttamente, proporzionale alla lunghezza del conduttore e inversamente proporzionale alla sua sezione (o diametro).

In base alla resistenza che una corrente elettrica alternata incontra nell’attraversare il corpo umano è possibile quindi determinare la composizione corporea, accanto a tanti altri valori e parametri interessanti.
L’impendenza è per l’appunto la resistenza che l’organismo oppone al passaggio di una corrente elettrica.

Perché è così importante effettuare un’analisi della composizione corporea? Ne parliamo più in dettaglio in quest’articolo (clicca QUI)


L’ESAME BIA NELLA PRATICA

• Si raccolgono, tramite questionari specifici, informazioni sullo stato di benessere psico-fisico del soggetto
• Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino.
• Gli arti superiori e gli arti inferiori vengono posti distanti dal tronco
• Nei soggetti obesi è necessario porre un panno isolante tra le ascelle e tra le cosce.
• Le due coppie di elettrodi vengono posizionate sul dorso della mano e del piede omolaterale.
• L’esame dura 6 secondi

Al fine di ottenere informazioni ottimali sulla composizione corporea del paziente è necessario rispettare i seguenti requisiti ambientali e corporei:
• Durante l’esame (di pochi secondi) il soggetto non deve muoversi;
• La cute deve essere detersa con alcool etilico o isopropilico;
• La cute non deve essere fredda o calda. Nel primo caso l’impedenza aumenta e nel secondo caso diminuisce;
• L’ambiente deve essere ventilato o con bassa umidità relativa. La temperatura ambiente deve essere compresa tra i 24-27°C;
• Rimandare l’indagine in caso di stato febbrile o di forte disidratazione.


Attenzione: il presente esame diagnostico non può essere effettuato su soggetti portatori di pacemaker, soggetti con storia di epilessia o donne in stato di gravidanza

La bioimpedenziometria affianca la terapia con nutrizione clinica. La nutrizione clinica oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. Il trattamento in nutrizione clinica del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la nutrizione clinica stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Riproduzione Riservata © Copyright Dott.ssa Maria Irno

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Pubblicato da Dott.ssa Maria Irno, Psicologa

Valutazione, Diagnosi e Trattamento dell'età evolutiva e dell'adolescenza; Supporto alla Genitorialità; Potenziamento Cognitivo Doposcuola Specializzato.

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